Crepe sui muri, cause e soluzioni crepe sui muri Messina

Indagini geologiche e geognostiche per l'analisi di un fenomeno di dissesto ad un'abitazione privata sita a Rosmarino Militello (Messina) al fine di fornire risposte in merito alla presenza di un evidente quadro fessurativo dell’immobile.

Indagini sulle fondazioni per l'analisi delle cause relative alle lesioni sui muri (Messina)

Indagini sulle cause del dissesto e suggerimenti sulle possibili soluzioni. Le indagini geologiche e geotecniche sono state eseguite secondo il seguente schema:

• verifica del rilievo geologico eseguito nell’area di progetto, al fine di corredare la situazione areale con quella puntuale esistente nel lotto; in particolare si è proceduto all’esame geomorfologico dell’area interessata e di quelle limitrofe ad essa, con relativa analisi dell’eventuale presenza di dissesti e tipologie franose in atto e/o potenziali;
• interpretazione della campagna di sondaggi geognostici a carotaggio continuo per verificare la situazione geologica esistente nell’area oggetto di studio, al fine della determinazione dello spessore, delle caratteristiche litologiche e meccaniche dei terreni di fondazione;
• analisi ed elaborazione dei parametri geomeccanici ottenuti dalle prove di laboratorio eseguite sui campioni indisturbati prelevati durante le indagini geognostiche, eseguiti in numero adeguato alla natura, allo spessore e alla consistenza delle unità stratigrafiche attraversate.

Il contesto morfologico dell’area studiata è di tipo collinare nella parte settentrionale, con versanti da mediamente acclivi a fortemente acclivi, in corrispondenza dell’affioramento di rocce calcaree, come nei pressi dell’abitato di Militello Rosmarino.

Particolare attenzione è stata dedicata all’individuazione di potenziali indizi morfologici riconducibili a fenomeni di instabilità del versante ove insiste il fabbricato in studio. Sono stati effettuati in tal senso dei rilievi sul terreno, durante i quali è stata verificata la corrispondenza tra gli elementi mappati con quelli effettivamente riscontrabili sul territorio.

L’edificio in questione è costituito da n. 2 livelli fuori terra con struttura intelaiata con pilastri interni e solai in latero-cemento. Le fondazioni sono del tipo diretto e nastriforme (trave rovescia), come visionato direttamente dagli scavi geognostici perimetrali realizzati.

È stata eseguita una campagna di indagini con lo scopo di rilevare gli stati di degrado degli elementi primari costituenti la struttura statica. Sono stati quindi visionati ed ispezionati gli elementi strutturali dell’intero immobile nonché le opere architettoniche di finitura.

Le cause dei cedimenti appena descritti, sono da attribuire ad una elevata compressibilità del terreno di sottofondazione presente nella zona meridionale del fabbricato in studio. Inoltre è evidente che esiste un differente grado di compressibilità dei terreni tra la zona ovest rispetto alla zona est. Tali motivi hanno determinato dei cedimenti differenziali, con conseguente comparsa dei cinematismi e delle lesioni osservate prevalentemente nella regione cantonale est dell’edificio.

Dalle indagini e dall’analisi dei campioni indisturbati prelevati durante la campagna geognostica condotta, si evince che i terreni superficiali di sottofondazione, mostrano un elevato grado di saturazione dovuto ad imbibizione di acqua. Tali terreni risultano facilmente compressibili e modellabili assumendo un comportamento plastico a causa dell’elevato contenuto di acqua dovuto a processi di imbibizione e infiltrazione di acqua.

Tra le indagini eseguite si è reso necessario avvalersi della caratterizzazione geotecnica dei terreni di fondazione, sia per poter verificare la congruenza delle fondazioni esistenti con le caratteristiche meccaniche dei terreni sottofondali, sia per fornire informazioni utili per il risanamento dei cinematismi interessanti le zone soggette a cedimento.

Considerando che la problematica rilevata è relativa ad un cedimento fondale dovuto ad un decadimento dell’originaria capacità portante dei terreni sottofondali, qui di seguito vengono esposte due diverse proposte di intervento che tengono conto dei dissesti in atto:

• Si può valutare l’ipotesi di un intervento atto a ripristinare l’equilibrio tra struttura e sedime di fondazione che potrebbe essere dato da un rinforzo per sottofondazione profonda. Quest’ultima, dovrebbe essere spinta oltre il terreno cedevole per garantire il sostegno alla struttura e trasferire le tensioni ai livelli di terreno più profondi. Pertanto si dovrà superare lo strato superficiale dello spessore medio di 2 m, trasferendo il carico direttamente sulle argille marnose di colore grigio-azzurro. Consegue l’opportunità di adottare interventi di sottofondazione delle pareti perimetrali convergenti alla regione cantonale con l’esecuzione di micropali e travi di testa (atta ad irrigidire ed a congiungere tutti i micropali, funzionanti come unica struttura), che avranno il compito di sorreggere la parte fondale delle murature, assicurando in tal modo il trasferimento dei carichi insistenti negli strati più profondi.
• Dalla caratterizzazione granulometrica dei terreni di sottofondazione, è possibile parimenti ipotizzare l’utilizzo delle resine espandenti per il ripristino della capacità portante originaria dei terreni sottofondali.

Sondaggi geognostici di sottofondazione (Messina)

Lesioni sui muri all'interno dell'abitazione (Messina)

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