Realizzazione di una discarica

Le indagini geologiche relative alla realizzazione di una discarica hanno per scopo la ricostruzione della struttura e della litologia del terreno e le relazioni esistenti tra acque superficiali e sotterranee e sottosuolo;

Il geologo ha il compito di individuare il sito in cui sarà ubicata la discarica nonchè dovrà intervenire fattivamente sia nella progettazione che nella realizzazione.

I problemi che si incontrano nella scelta del sito sono abbastanza diversi a seconda che la discarica debba essere ubicata in area di pianura o in area di collina/montagna

É chiaro che, per discariche ubicate in pianura, particolare attenzione va rivolta al sistema dell'acquifero sotterraneo, mentre per aree di montagna il problema dell'inquinamento delle falde può presentare minore rilevanza rispetto al rischio di instabilità o di erosione.

Si riportano di seguito le principali procedure operative secondo il Consiglio Nazionale dei Geologi

Procedura operativa

1. Progettazione ed esecuzione di una campagna di indagini dirette e indirette volta alla ricostruzione del modello geologico locale. Il numero di indagini è funzione della complessità geologica e morfologica del sito ma non deve essere inferiore ad 1 prova diretta per 1000 mq di superficie. Durante l’esecuzione dei sondaggi geognostici dovranno essere effettuate prove di permeabilità in foro di sondaggio a diverse profondità, in funzione delle caratteristiche litologiche dei terreni intercettati.
2. Rapporto scritto sulla campagna di indagini geognostiche con grafici ed elaborati specifici.
3. Studio climatologico su base almeno trentennale.
4. Inquadramento geologico ed idrogeologico di area vasta con indicazione delle caratteristiche di permeabilità dei terreni.
5. Ricostruzione di profili geolitologici longitudinali e trasversali in corrispondenza della sagoma dell’impianto.
6. Censimento dei pozzi presenti nell’area e redazione della carta delle zone di rispetto.
7. Ricostruzione delle linee isopieze e dello schema di circolazione nel sottosuolo.
8. Modello idrogeologico del sottosuolo.
   
9. Indicazione degli interventi necessari al miglioramento delle caratteristiche di permeabilità dei terreni.
10. Indicazione delle opere utili alla protezione delle falde idriche e dei versanti.
11. Eventuale analisi di rischio sanitario e ambientale.
12. Redazione della relazione di sintesi con cartografia del potenziale utilizzo ai fini della realizzazione di un impianto.

Elaborati

13. Analisi della Cartografia tematica dell’urbanizzazione e delle previsioni urbanistiche in scala minima 1:5.000 su base topografica C.T.R.
14. Analisi della Cartografia dei vincoli esistenti (idrogeologico, da Piano Straordinario o Stralcio per l’Assetto Idrogeologico, da strumento urbanistico) o in iter di adozione (Proposte di PSAI) nonché degli studi a carattere territoriale esistenti su base topografica C.T.R. in scala 1:5.000.
15. Analisi della Cartografia dei vincoli di carattere ambientale (parchi, riserve, vincoli paesaggistici, vincoli forestali) in scala minima 1:5.000 su base topografica C.T.R.
16. Analisi della Cartografia del rischio idrogeologico ai sensi della D.L. 180/98 e successive modificazioni con indicazione di eventuali norme di salvaguardia adottate in scala minima 1:5.000 su base topografica C.T.R.
17. Carta delle acclività in scala minima 1:5.000 su base topografica C.T.R.
18. Carta idrogeologica con indicazione dei punti di captazione di acque ad uso idropotabile e/o destinate al consumo umano, schematizzazione degli acquiferi e relative area di criticità in scala minima 1:5.000 su base topografica C.T.R.

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